stasera a bologna un'iniziativa organizzata dalla rete delle donne di bologna insieme a maschile plurale.
corpi stuprati, corpi abusati, corpi sfruttati. nell'indifferenza di chi li usa soltanto per creare autoritarismo e repressione.
per non seguire il modello cofferatiano di gestione della sicurezza in citta', di cui anche il "nostro" cioni a firenze ne rappresenta un modello, creamo un altro tipo di safety (vs security) allargando le nostre reti, diffondendo piu' pink, piu' queer ovunque.
agli ometti spesso silenziosi: enjoy with us..
mercoledì 3 ottobre ore 20.30 Parco di Villa Spada Via Casaglia 1 la Rete delle donne di Bologna invita a mantenere alta l'attenzione sulla violenza contro le donne come indice di vivibilità di questa città, e come qualità della relazione tra donne e uomini. Illuminiamo il parco, di notte, insieme, per esprimere il nostro desiderio di resistere all'indifferenza che alimenta la solitudine delle donne che subiscono atti di violenza dentro e fuori le mura domestiche. Lo spazio pubblico è tale se tutte e tutti possono vivere in libertà, che non è soltanto di pensiero e di parola ma anche di azione. La responsabilità di garantire questa libertà appartiene a ciascuno e ciascuna di noi, non solo alle istituzioni. La sicurezza delle donne deriva dalla consapevolezza che la propria dignità non è negoziabile e non ha a che fare con i flussi migratori dell'attuale società, ma con l'antico conflitto tra i sessi.
Maschile Plurale invita gli uomini, in questi giorni di orizzonti bassi e muri alti, a uscire dal loro guscio secolare e dal loro orgoglio immortale. A frugarsi, a scrutarsi dentro fino in fondo. A confrontarsi. Con sé e l'altro da sé, con gli altri uomini e con le donne. Senza paure né reticenze. A interrogarsi su cosa sta succedendo dentro e fuori di loro. Su cosa sta avvenendo a Bologna. Oltre le loro case. Dentro le loro case. Ad aprire lo sguardo per incontrare gli sguardi altri. A forare le nebbie che isolano e a rifiutare i silenzi che rendono complici. A cercare le parole, i gesti e le emozioni di una convivenza nuova. Davvero civile. A ritrovare ancora il gusto di partecipare, fianco a fianco, a un progetto di società che non impaurisca, che non alimenti diffidenze ma riconosca le differenze. A esserci con passione, dedizione, desiderio. A disegnare, insieme, un futuro accogliente dentro gli spazi aperti di una città gentile. Abitata da persone libere….
per info su violenza e donne vi consiglio di dare un'occhiata a uno dei nostri blog preferiti femminismo a sud